“RISPET-TI-AMO”, manifestazione degli studenti dell’I.C. Corropoli-Colonnella-Controguerra contro la violenza sulle donne
I ragazzi dell’I.C. Corropoli-Colonnella-Controguerra dicono no alla violenza sulle donne al grido di “RISPET-TI-AMO”. Nella giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, gli alunni delle classi terze della Scuola secondaria di primo grado di Corropoli si sono recati in piazza Piè di Corte per un’iniziativa di sensibilizzazione sul tema dal titolo “Rispet-ti-amo”, organizzata dal Comune di Corropoli in collaborazione con il Polo scolastico “A. Zuccarini”.
Lunedì 28 Novembre 2022
I ragazzi dell’I.C. Corropoli-Colonnella-Controguerra dicono no alla violenza sulle donneal grido di “RISPET-TI-AMO”.
Nella giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, gli alunni delle classi terze della Scuola secondaria di primo grado di Corropoli si sono recati in piazza Piè di Corte per un’iniziativa di sensibilizzazione sul tema dal titolo “Rispet-ti-amo”, organizzata dal Comune di Corropoli in collaborazione con il Polo scolastico “A. Zuccarini”.
Presenti alla manifestazione: il sindaco di Corropoli Dantino Vallese, il vicesindaco Attilio Ricci, l’Assessore alla Cultura e all’Istruzione Alessia Lupi, il Dirigente scolastico dell’I.C. Corropoli-Colonnella-Controguerra Stefania Nardini e vari docenti e allievi dell’Istituto.
In apertura dell’evento il sindaco Vallese ha ricordato come il fenomeno del femminicidio avvenga soprattutto all’interno delle mura domestiche e ha invitato i ragazzi a denunciare, attraverso la scuola, qualsiasi forma di violenza ai danni delle donne.
Il progetto, a cura della prof. ssa Paola Natali, è stato così illustrato dalla docente: “I ragazzi hanno riflettuto sul significato delle parole ‘rispetto’ e ‘amore’ in merito all’eliminazione della violenza sulle donne, ed elaborato il loro pensiero attraverso alcune frasi che sono state utilizzate per comporre un grande puzzle raffigurante un’immagine di donna stilizzata, circondata da fiori e farfalle, da cui emergono gli aspetti più caratteristici dell’essere femminile, come la sensibilità, la grazia e la delicatezza. Con i ragazzi ci siamo allora chiesti: per le donne, essere delicate e fragili come un fiore può mai essere motivo ancora oggi per essere prevaricate e ritenute inferiori da alcuni uomini sconsiderati? Eppure i fiori in natura, come le donne, rivestono un ruolo fondamentale per la riproduzione della vita sul pianeta”.
Sull’occhio della donna è infatti raffigurata una rosa stilizzata che potrebbe anche essere associata ad un segno di percosse (quale, ad esempio, un occhio livido); la rosa rossa inoltre è il fiore simbolo della passione, passione a volte malata di alcuni uomini che confondono l’amore con il possesso.
Le farfalle rappresentano invece l’anelito ad una libertà non ancora del tutto conquistata e garantita per tutte quelle donne che ancora oggi lottano in molte parti del mondo per la possibilità di esprimere pienamente loro stesse senza per questo essere additate, discriminate e molestate, e per il diritto all’indipendenza economica, spesso motivo di ricatto da parte degli uomini in ambito familiare.
I ragazzi hanno indossato delle magliette con un volto di donna e rosa rossa realizzate da loro stessi, e hanno anche presentato un lavoro svolto su alcuni testi di cantautori italiani ispirati alla violenza di genere sotto la guida della prof. ssa Manuela Masci, mentre l’attore Ottaviano Taddei è stato protagonista di alcune letture sul tema, tra cui una poesia di Giuliana Sanvitale scritta per Monia Di Domenico, giovane donna di Corropoli uccisa a Francavilla nel 2017 e alla quale è idealmente dedicata la panchina rossa presente in Piazza Piè di Corte.
Il Dirigente scolastico Stefania Nardini, dopo aver sottolineato la sensibilità dell’amministrazione di Corropoli nel realizzare questa iniziativa e aver ringraziato i docenti dell’Istituto e tutti i ragazzi per il lavoro svolto, ha commentato così l’iniziativa: “I fatti gravissimi che ogni giorno accadono contro le donne hanno delle conseguenze che ricadono spesso anche sui ragazzi, non solo quando si arriva al gesto estremo dell’omicidio, ma anche quando i figli assistono alla violenza: è importante quindi che la scuola sia ‘presidio’ e che i ragazzi facciano da ‘sentinelle’, non soltanto all’interno delle loro famiglie, ma anche verso i propri compagni, perché il rispetto si impara sui banchi di scuola, così come l’amore, e questo porta con sé l’importanza di capire bene le emozioni, i giusti rapporti e le aspettative verso l’altro”.
A conclusione della manifestazione, l’Assessore alla Cultura e all’Istruzione Alessia Lupi ha ringraziato pubblicamente il Dirigente scolastico e i docenti del Polo scolastico “A. Zuccarini” per la collaborazione al progetto: “É necessario tenere alta l’attenzione su un tema così importante quale quello della violenza di genere, a partire proprio dalla scuola, che deve educare fin da bambini al rispetto, alla parità e al dialogo”.
Manuela Valleriani